Avere una buona visione è importante in moltissimi sport.
Allo stesso modo è importante sapere quali sono le abilità visive più rilevanti per le differenti attività agonistiche.
Ad esempio, le richieste percettive per un calciatore sono differenti da quelle di un tennista.
Nel calcio occorre avere una buona consapevolezza della localizzazione periferica di compagni ed avversari; inoltre è fondamentale una corretta valutazione delle distanze che possono variare a seconda delle fasi di gioco.
Nel tennis, invece, il nostro avversario è sempre di fronte a noi, visibile e ben localizzato.
In questo sport assumono più importanza i fattori legati alla percezione della distanza e, conseguentemente, la valutazione della traiettoria.

Abbiamo già parlato della percezione della profondità in un precedente articolo, illustrando quali siano i meccanismi che sono utilizzati dal nostro sistema visivo.
I ricercatori che hanno studiato le abilità visive degli sportivi hanno individuato le differenze esistenti tra i vari sport.
Nella tabella che segue possiamo vedere alcuni di questi parametri.
Tutti gli sport con palla | Equilibrio binoculare Movimenti oculari Accomodazione Convergenza Stereopsi |
In più nel calcio | Coordinazione occhio – piede Consapevolezza spaziale Percezione periferica Memoria visiva |
Sci | Sensibilità al contrasto Acutezza visiva dinamica Equilibrio binoculare Movimenti oculari Stereopsi |
Tennis | Coordinazione occhio – mano Stereopsi Consapevolezza spaziale Acutezza visiva dinamica Integrazione visuo-uditiva |
Come avrete notato, in ciascuno sport è menzionata la stereopsi.
Essa infatti rappresenta la percezione vivida di un mondo tridimensionale e consente di comprendere con la massima accuratezza i rapporti spaziali.
La percezione della profondità negli sport con la palla
Negli sport come calcio, basket, pallavolo, la percezione della profondità diventa fondamentale per discriminare i punti nello spazio in cui l’atleta dovrà inviare la palla. Ma è anche fondamentale per determinare la traiettoria della palla, consentendo così al giocatore di anticipare i movimenti verso la posizione ottimale del campo di gioco.
Altrettanto importante è riuscire a individuare il perfetto punto d’impatto, sia che si debba colpire con il piede o con la mano, sia che si debba afferrare la palla.

Queste valutazioni devono essere effettuate nel più breve tempo possibile.
Se pensiamo che oggi un tennista in battuta lancia la pallina anche oltre i 200 km/h, il tempo che impiega per attraversare il campo è di circa 38 centesimi di secondo.
In questi casi si devono utilizzare altre informazioni oltre alla semplice osservazione della traiettoria come, ad esempio, il suono del colpo della racchetta.
Anche se molti atleti hanno delle abilità visive ottime occorre sapere che queste competenze percettive possono essere esattamente misurate con appositi test e migliorate con specifici allenamenti.
La differenza tra un campione e un buon giocatore è talvolta nei particolari, apparentemente minimi ma in realtà sostanziali, come una perfetta percezione della profondità.
Per approfondire…
Nella live di venerdì sera (24 giugno ’22) che si è tenuta sul nostro gruppo Facebook abbiamo parlato di SPORT E VISIONE. Di seguito il video della live: