Siamo costantemente circondati da onde elettromagnetiche, come le onde radio o i raggi cosmici. Gli occhi riescono a percepire solo una piccola parte di tutte queste radiazioni ed è ciò che definiamo luce.

Il colore però non è una caratteristica fisica della luce.
É invece il risultato del processo visivo che avviene quando la luce colpisce l’occhio.
A seconda della lunghezza d’onda della luce avremo sensazioni cromatiche differenti.

Il colore è un elemento fondamentale per conoscere il mondo che ci circonda.

Non è solo un abbellimento, un elemento accessorio per rendere la vita più piacevole ma ha rappresentato, ed in parte ancora rappresenta, un elemento importante per la sopravvivenza.
Nella Preistoria i colori permettevano di discriminare tra un frutto commestibile ed uno tossico, facilitavano il riconoscimento degli spazi, consentivano di distinguere le prede dai predatori.
Oggi è possibile vivere senza riconoscere i colori ma comunque può portare dei disagi.
Ne abbiamo già parlato qui.

Con un uso opportuno dei colori possiamo facilitare i movimenti di esplorazione dello spazio e delle immagini.

Gli occhi si muovono per fissare con la zona di massima nitidezza ciò che ci circonda.
In questi movimenti siamo guidati da ciò che appare nella visione periferica. Se riteniamo che una particolare zona risulti per noi interessante sostiamo lo sguardo su quest’area.

Recentemente sono stato ospite del gruppo Facebook de La Fabbrica dei Sogni per parlare di percezione visiva del colore.
Durante la live ho descritto questi aspetti della visione, un processo attivo di elaborazione delle informazioni che ci giungono dal nostro ambiente per mezzo della luce.
Di seguito il video dell’evento.

In un prossimo video vedremo come questo processo possa commettere errori e farci vedere cose che non corrispondono alla realtà.

Buona Visione