Oggi parliamo di super vista.
Tutti sappiamo che una acutezza visiva normale è quella definita come 10/10.
Chi possiede questo livello di visus riesce a discriminare lettere nella 10° fila del classico ottotipo.

ottotipo - la super vista
ottotipo

Come possiamo notare c’è un’ulteriore riga oltre i 10/10.
Infatti un occhio sano e senza ametropie o adeguatamente corretto con i giusti occhiali o lenti a contatto può leggere anche le lettere di 11/10 e oltre. 

Tuttavia c’è un limite fisico alle dimensioni minime che possiamo discriminare ed è dato dalla grandezza dei recettori retinici, in particolare i coni. Affinchè si riconoscano due punti come separati tra loro le loro immagini devono cadere su due coni non adiacenti. 

recettori retinici - coni

Vediamo che nel caso B, anche se i punti sono fisicamente separati, le loro immagini vanno su coni affiancati, rendendo impossibile distinguere la reale configurazione.

Esiste però un caso in cui la nostra discriminazione supera questo limite.
Quando dobbiamo riconoscere se due segmenti sono allineati (come nella figura che segue) siamo molto più bravi di quanto atteso e distinguiamo separazioni inferiori alle dimensioni dei coni.

segmenti allineati
segmenti allineati

Il motivo risiede nei processi di elaborazione delle immagini che iniziano fin dalla retina. 

Per questa ragione l’acuità visiva di vernier o di allineamento, è anche definita come iperacuità.

Risulta particolarmente importante nella clinica dell’ambliopia, il cosiddetto occhio pigro.

Nei bambini sottoposti a bendaggio, infatti, l’acuità di vernier tende a migliorare più rapidamente dell’acuità visiva e ci permette di controllare con accuratezza la progressione del recupero visivo. 


La super vista è il primo articolo della nuova rubrica “scienza della visione”. Facci sapere con un commento se vuoi leggere altri articoli come questo.


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