Un giorno d’inverno un signore di 50 anni arriva in studio per un semplice controllo della vista con l’idea di rifare gli occhiali.
Mi accorgo che presenta una miopia più marcata su un occhio, condizione detta anisometropia, e una presbiopia legata all’età.
Per questo motivo utilizza due occhiali differenti, uno per la visione da lontano e uno per la lettura. Tuttavia, svolgendo la professione di impiegato tra lavoro al computer e spostamenti nei vari ambienti dell’ufficio, non riesce più a convivere col cambio continuo di occhiali.

In questo caso la soluzione ottimale sarebbe la lente multifocale o progressiva.
Oggi le tecnologie più avanzate consentono di costruire ed approntare lenti estremamente confortevoli.
Ma quando la differenza di gradazione tra i due occhi è elevata, diventa necessaria un’attenzione estrema ad ogni piccolo particolare.
Così, dopo aver ricontrollato la refrazione, il valore delle lenti che correggono il difetto visivo, il cliente viene seguito da Francesca del negozio di ottica che registra i parametri.
Con i software di simulazione è possibile visualizzare le aree di lavoro prossimale e decidere per la lente più adatta al caso specifico. 

La prova del multifocale

Svolto il lavoro preliminare, l’occhiale giunge puntualmente dal produttore e supera i nostri controlli di qualità. 
Per motivi personali il cliente viene a ritirare l’occhiale dopo 10 giorni, ansioso di provare il multifocale, noto per l’idea comune di essere “un occhiale difficile da sopportare”.
Appena l’uomo indossa l’occhiale, la curiosità lascia spazio alla delusione.
La sua prima reazione è: “Non ci vedo bene. Nè da lontano nè da vicino”.

Con un nuovo controllo presso lo studio ho modo di verificare il visus con l’occhiale ed effettivamente non raggiunge nemmeno i 3/10 sia in monoculare che in binoculare.
Quindi provo la stessa gradazione sul forottero ma, anche qui, stessa risposta.
Ripeto la refrazione e, con grande stupore, constato che la miopia è decisamente maggiore rispetto al controllo effettuato precedentemente: circa 3 diottrie in entrambi gli occhi rispetto a quella rilevata dieci giorni prima

Cerco di capire cosa sia successo, rivolgendo all’uomo alcune domande.
Mi riferisce che in quei giorni, effettivamente, ha seguito una terapia con cortisone; gli consiglio allora di prendere immediatamente contatto con il suo oculista e col medico curante per i necessari approfondimenti clinici.
Il pomeriggio mi chiama per comunicarmi di essere in ospedale con una glicemia ad oltre 600
!

Oggi, dopo più di 40 giorni, è venuto in studio per un nuovo controllo, con la glicemia stabilizzata e la miopia rientrata ai livelli precedenti.
Grazie alla collaborazione con la ditta fornitrice, che ha compreso l’imprevedibilità dell’evento, abbiamo sostituito le lenti con quelle definitive senza alcun costo per il cliente.
Ora il multifocale va bene e l’uomo è finalmente soddisfatto di poter vivere la sua quotidianità con un solo occhiale sul naso.

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